Calvizie maschile: i 10 paesi dove ci sono più calvi nel mondo

I dati statistici a nostra disposizione mostrano senza ombra di dubbio che la più alta percentuale di maschi che soffre di caduta dei capelli si trovano nei paesi occidentale. La Spagna ha il tasso più alto, con quasi la metà (44,50%) degli uomini che soffrono di calvizie. Segue a ruota l’Italia con il 44,37 e poi la Francia con il 44,25%.

Anche se la caduta dei capelli è una preoccupazione in molti paesi del mondo, è interessante notare come sia l’Occidente ad esserne più colpito. Altrettanto evidente che in molti paesi asiatici i calvi siano molto meno numerosi, come per esempio in Cina, a Taiwan, a Hong Kong, in Vietnam, in Laos, nello Sri Lanka, in Corea e in Giappone.

In Occidente i maschi hanno una probabilità più alta di diventare calvi

Secondo la scienza, la calvizie maschile è più comune nel mondo occidentale a causa della sensibilità genetica al diidrotestosterone (DHT), un sottoprodotto del testosterone. Questa sensibilità è influenzata dall’origine etnica.

Gli uomini originari del Nord Europa e di origine caucasica hanno maggiori probabilità di sperimentare la caduta dei capelli a causa della genetica, degli ormoni e delle scelte di vita. Una dieta povera, in particolare priva di vitamine e minerali essenziali, può contribuire alla caduta dei capelli.

Lo stile di vita occidentale favorisce la caduta di capelli

Anche gli stili di vista occidentali influenzano negativamente sulla caduta dei capelli. Tra questi ci sono gli livelli elevati di stress, la mancanza di attività fisica e l’esposizione limitata alla luce solare. Inoltre, l’età gioca un ruolo nella calvizie e i paesi occidentali con popolazioni più anziane tendono ad avere tassi più elevati di caduta dei capelli.

Secondo i dati più recenti (2024) di Medihair, quelli che seguono sono i paesi dove la calvizie maschile è maggiore in termini di percentuale sulla popolazione.